In ogni relazione intima c'è sempre una dose fisiologica di dipendenza, fa parte della fiducia e dell'amore sentire il bisogno dell'altra persona, desiderarne la vicinanza e dispiacersi per la separazione.
A volte però il bisogno dell'altro può diventare una gabbia, non solo limita la nostra libertà ma nella relazione perdiamo il contatto con noi stessi, non riconosciamo più i nostri bisogni e desideri, ci annulliamo. L'amore si lega in questo caso alla sofferenza perché senza l'altro non ci sentiamo più in grado di esistere, siamo ansiosi e viviamo nella paura di perderlo, anche quando magari per molti motivi la relazione non ci soddisfa più.
In alcuni casi siamo disposti anche a sopportare comportamenti che abusano del nostro bisogno affettivo, rinunciando al nostro potere personale, tollerando maltrattamenti psicologici o a volte anche fisici, o sottoponendoci alle critiche di un partner mai soddisfatto.
Un altro modo apparentemente opposto è quello di evitare l'intimità e il coinvolgimento magari proprio per timore della dipendenza, non permettendoci mai di sentire con profondità noi stessi , i nostri sentimenti e l'altra persona, rischiando forse meno dolore ma precludendoci anche il piacere dell’intimità e l’esperienza dell’amore.
Qualche volta la fine della relazione non pone fine alla nostra fatica e sofferenza... pronta a riaffacciarsi uguale nella prossima relazione anche quando magari sembrava diversa nelle premesse.
Il nostro modo di stare nella relazioni affettive è connesso al nostro carattere e alle nostre prime esperienze affettive ... proprio nell’amore possiamo trovare sicurezza e benessere, ma anche al contrario rivivere antiche ferite e sperimentare un dolore profondo.
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Nella cultura troviamo molti modi di amare ed essere amati. Alcuni suggeriscono l abnegazione di sè e dei propri bisogni, o al contrario rafforzano il nostro desiderio di potere e possesso
sull’altro.
Ma nelle culture possiamo anche trovare gli spunti per relazioni nel segno del rispetto di sè e dell’altro e del naturale bisogno umano di essere positivamente riconosciuti, amati e di poter
amare.
Questi bisogni sono stati spesso insoddisfatti o mal appagati anche nella nostra infanzia lasciandoci con ferite nell'autostima, nella fiducia, nella consapevolezza di noi stessi e
dell’altro. Secondo A. Lowen l’amore non è semplicemente un sentimento nè un comportamento. Nasce dalla possibilità di aprire il proprio cuore e lasciar fluire la corrente dell’amore.
Questo è possibile quando ci sentiamo al sicuro. Ma prima ancora che dal partner la sicurezza dipende dal nostro radicamento, dalla possibilità che noi abbiamo di “centrarci” e sentire i nostri
bisogni , emozioni , desideri e nel contempo di sentire la nostra energia , forza , autonomia.
La psicoterapia ci aiuta a potenziare il nostro radicamento o grounding, a sentirci più sicuri con noi stessi e con l’altro, a conoscere la propria vulnerabilità e la nostra delicatezza per
prendercene cura di persona. Quando ci sentiamo al sicuro con noi stessi, allora siamo in grado di creare relazioni sicure, in cui amore e libertà coesistono, e in cui sia possibile lasciarsi
davvero andare.