Per info o per prenotare un colloquio: 3480365381
"Le menti umane nuotano in un mare chiamato cultura" (Ridley, 2005).
Immersi come siamo fin dalla gestazione nella cultura, a volte ce ne dimentichiamo e non ci facciamo più caso...
Lo sguardo transculturale non è specifico per la cura di persone di culture lontane.
Tutti noi apparteniamo ad una o più culture e nella vita attraversiamo diverse culture: quella famigliare, quella del gruppo di riferimento della nostra adolescenza, quella del luogo in cui lavoriamo, quella degli amici e delle persone e dei luoghi che ogni giorno incontriamo...
La psicoterapia è sempre uno spazio transculturale, un luogo di incontro tra due persone diverse che possono condividere alcuni valori di riferimento e differenziarsi in molti altri...
E' proprio questo spazio in cui è possibile incontrarsi e riconoscersi nelle reciproche differenze che rende possibile una relazione che cura, uno scambio autentico portatore di benessere e crescita personale.
Questo è l'insegnamento fondamentale sul quale insiste il corso di Psicoterapia Transculturale dove mi sono diplomata: è l'unico corso in Italia che fornisce tale formazione e che arricchisce lo psicoterapeuta di un'ulteriore area di competenza: quello della psicodinamica della cultura che partecipa alla strutturazione dell'Io personale di ciascuno.
La cultura può essere origine del nostro malessere e dare forma al modo in cui stiamo male o in cui manifestiamo il nostro disagio... i nostri sintomi non sono mai casuali e spesso sono culturalmente connotati.
D'altra parte la cultura offre spesso anche l'antidoto, le vie attraverso cui è possibile prendersi cura di sè e stare bene.
Così come la cultura a che fare col nostro benessere e con la nostra creatività: non subiamo la cultura, nè scegliamo alcuni aspetti, li rielaboriamo in modo personale adattandoli alla nostra esperienza soggettiva e restituiamo alla collettività nuovi spunti che entrano a far parte della cultura condivisa.
La nostra soggettiva esperienza di benessere è connessa al rapporto che abbiamo con il prorpio vissuto emotivo, con la propria storia, con la propria comunità, con i valori di riferimento e con le generazioni precedenti.
Per comprendere e prendersi cura della psiche umana, occorre quindi un approccio complementarista che integri un duplice sguardo: antropologia e psicanalisi (G. Deverux).
Ricevo privatamente come psicoterapeuta transculturale e analista bioenergetica, a Milano in zona sud/Navigli:
Studio CORPO MENTE CULTURA, via Brioschi 45, 20141, Milano.
(M2 Romolo e Famagosta. M3 Lodi. Bus: 3, 15, 90, 91, 95.)
Oppure Online, su Skype o Videochiamata.
Per info o per prenotare un colloquio conoscitivo:
dr.ssa Chiara Brentan cell. 3480365381
Ti capita di sentirti come se...
La psicoterapia transculturale può aiutarti a...
e quindi a...
“… un sistema variabile di soluzioni a problemi costanti” (Bourguignon, 1979). Le culture cioè rappresentano differenti sistemi di risposte a problemi comuni, interrogativi umanamente condivisi.
Potremmo dire diversi sistemi di risposte a ‘invarianti umane’, tenendo conto che “ci sono invarianti umane, ma non ci sono universali culturali.
Secondo l'approccio transculturale di G. Devereux, tutti gli esseri umani sono produttori di cultura attraverso i processi di sublimazione. Vi è una sostanziale unità e nella psiche degli esseri umani e comuni problemi esistenziali: la vita e la morte, come sopravvivere, l'amore, la solitudine, la sofferenza, il senso della vita...
le diverse culture elabrano diversi sistemi di riferimento e diverse risposte a questo così umani problemi.
Antropologia e psicologia offrono allora sguardi complementari e non confusi in grado di leggere, comprendere e curare...